martedì 17 novembre 2009

ricreazione

Ho ricominciato a fumare. Sono riuscita a evitarlo per quasi un anno, ma ci sono ricascata, complice l'autunno e le interminabili ore in biblioteca.
Quando piove, tengo la sigaretta dentro il palmo, e mi sento tanto cantautore francese.

Ho proprio il bisogno ora di scrivere un po', per ritrovare il piacere di farlo. Ho scritto troppo in quest'ultimo periodo e con troppa fatica.
Vorrei essere capace di dipanare un ragionamento lineare, tranquillo, paziente; invece non riesco a non riportare sulla pagina lo stesso groviglio di collegamenti, intuizioni e sciatterie che caratterizzano il mio modo di pensare.
Sono talmente in ritardo, con il dottorato, che ormai sono scivolata in un'altra dimensione spazio temporale. Mi sento come un'atleta sulla pista dei 5000m, apparentemente piazzata benino, ma che in realtà è stata appena doppiata.

Quindi scrivo un po' stasera, che sembra tardissimo e invece è solo l'inverno e la solitudine. Non si va a dormire finché non si finisce, stasera, e a tenermi compagnia c'è l'avanzo della birra, una puntata di File Urbani dedicata a Malta e i gerbilli, che non si capacitano della luce ancora accesa in cucina e si aggirano senza pace nella loro gabbia.

File Urbani è solo una delle bellissime trasmissioni di Radio 3: da quando improvvisamente la mia radio ne ha captato la frequenza, la mia qualità della vita è decisamente aumentata. Non c'è praticamente programma che non vi consigli col cuore in mano.

I gerbilli invece sono la mia personale versione di animale domestico. Sono come piccoli topi ma più cricetosi; la loro specialità è scavare tunnel, distruggere cartoni e tentare la fuga.

Non penso che per la birra serva un link.


Che altro? Il cielo è plumbeo, l'aria umida e si sta per concludere il primo anno nella nuova casa. Anzi, probabilmente un anno fa sono venuta in questa zona per la prima volta. Odore di foglie bagnate lungo i marciapiedi.

Ho visto un bel po' di film brutti o mediocri, e una manciata di film belli: L'amico di famiglia, Grace, Orphan, Up, Little Children, Trick'r Treat, L'uomo che fissa le capre.

Ho visto i concerti dei Dinosaur Jr. e dei Wilco in concerto; il primo è stato un po' noioso e di maniera, il secondo uno dei più emozionanti mai. Ah prima c'era stato quello di Dan Auerbach & The Fast Five, e penso che il mondo debba sapere quanto sono bravissimi e divertenti ed entusiasti - lui è il cantante dei Black Keys ma mi piace mille volte di più in questa versione blues tex-mex. Ah sì probabilmente sbaglio le etichette, ma è che di musica io non me ne intendo per nulla, bisogna riconoscerlo.

Sì e poi ho aggiornato il netbook a Ubuntu 9.10 Karmic Koala e ne sono così contenta che ormai uso solo questo. Bellissimo e funziona tutto, uno spettacolo.


Beh ora basta, mi sono gratificata pure troppo, i gerbilli stanno impazzendo ed è ora di chiudere.

4 commenti:

eio ha detto...

Quando ho visto nel reader questo post, ero eccitato come un gerbillo. Son mica cose che capitano tutti i giorni, dico, il fatto che tu scrivi un post.

Anonimo ha detto...

Hei Irene, hai fatto un mucchio di cose!
E' sempre un piacere leggerti. Vengo qui tutte le sere ma tu fai sempre finta che "non ci sei".
In gamba.
Mario

Lucia ha detto...

Ciao, sono arrivata qui dal blog del Duca. Non avevo intenzioni di commentare, anche perchè mi aspettavo un blog fantasy a dire il vero, ma leggendo che hai ricominciato a fumare dopo un anno mi è venuta voglia di dire una cosa: ha fatto una cazzata! Anche io sono stata 1 anno senza fumare, e poi considera che sono una che fa un sacco di sport (podismo, trekking, bici...) e invece ho fatto la cazzata di iniziare di nuovo con una la sera e poi, non so come, sono tornata alle 10 di prima. Adesso ho smesso di nuovo, è stato più complicato, ma bisogna tenere duro! Spero che ci ripensi! Buona fortuna!

Irene ha detto...

Grazie Lucia della tua testimonianza, e della tua apprensione per me.
Ma, vedi, sto cercando di farmi venire un cancro perché non ho il coraggio di tagliarmi le vene, e oltretutto il suicidio è così passé, tu mi capisci.
Tanti cari auguri.