giovedì 12 marzo 2009

dalla bottiglia di orzata dove galleggia Milano

Una volta in via Sestri c'era un banco dei dischi. Tipo i banchi del mercato, ma fisso, lì davanti a Bagnara - chissà se c'era già quell'aiuola dietro, o se l'hanno messa dopo - ogni sabato pomeriggio. Era di un tizio che aveva anche un negozio di dischi normale, a Rivarolo, ma via Sestri il sabato pomeriggio spacca, c'è tutto il Ponente, voi non sapete. Quindi il tizio veniva col suo banco, che era coperto da un telo verde a mo' di tetto. Era un tempo ingenuo, in cui nelle videoteche si potevano noleggiare anche i cd musicali, e il confine tra legittimo e piratato era sfumato; insomma con 'sto tizio sapevi mica cosa ti vendeva, te ne accorgevi poi una volta aperta la cassetta - senza libretto, magari, e con l'ultima canzone che finiva all'improvviso. E comunque quel tizio non mi piaceva, mi intimidiva.
(c'erano altri due negozi di dischi. uno era proprio in via Sestri e il negoziante era il perfetto prototipo del negoziante genovese stronzo, il giorno in cui ha chiuso è stato un giorno di gioia. l'altro era in via De Andrade, loro erano invece gentilissimi (magari sono piemontesi), e spero che non abbia chiuso nel frattempo ma forse sì. basta, non ci sono altri negozi di dischi a Sestri.)
Mio padre lo conosceva quel tizio della bancarella, perché era di Rivarolo e mio padre a quanto pare conosce tutti quelli di Rivarolo della sua generazione, anche se la maggior parte di loro ormai è morta di amianto o di tristezza. Così insomma ho chiesto a lui, quando è uscito, di comprarmi "Le nuvole" - e originale stavolta, perdio.
Fino al 1991 di De André avevo ascoltato solo due dischi: un'antologia (questa) e il doppio live con la PFM. Non c'erano altri suoi album in giro per casa. Quelli che poi sarebbero diventati i miei preferiti, quelli del periodo '70-'74, erano troppo intellettuali per i miei genitori, forse non li conoscevano nemmeno; e i dischi precedenti... Ecco, questo è un po' il casino quando hai dei genitori vecchi, più vecchi del normale: si sono già stufati di tutto quello che tu devi ancora scoprire. De André era roba dei loro 20 anni, si erano commossi innamorati incazzati con le sue canzoni, le avevano ballate e cantate - e 20 anni dopo ce n'avevano pieni i coglioni.
Quindi "Le nuvole" si apprestava a diventare il primo disco di De André tutto mio. Ed era un disco difficile ma anche goliardico - disomogeneo, avrei potuto dire se avessi conosciuto quel termine - che conteneva canzoni a me incomprensibili (o perché in dialetto, o per il testo troppo poetico o infarcito di citazioni a me fumose). L'ho ascoltato tantissimo. Con diffidenza, con entusiasmo, con ostilità e con timidezza, l'ho ascoltato tantissimo. Quelle di 'Â çímma sono state le prime parole in "vero" genovese che ho imparato.
In "Le nuvole" c'è La domenica delle salme.



Ero in prima liceo, quindi si parla del '96 penso, quando il mio professore di greco non so a che proposito accennò a "Le nuvole" come al peggiore di De André. Io reagii indignata affermando che si trattava di un disco bellissimo, anche se non ne ero proprio certa - ma era il *mio* disco, che diavolo. Lui rispose, con sufficienza, che i dischi precedenti erano molto più belli. Fu la prima delle innumerevoli volte che qualcuno mi diceva che ciò che era accaduto prima di me era mooolto meglio. Restai senza parole, sentendomi in colpa perché non conoscevo quanto era accaduto prima di me - per la prima di innumerevoli volte. Ci rimasi così male che, poi, per anni ho ascoltato di malavoglia questo disco, quasi vergognandomene.
La gente è veramente stronza.

2 commenti:

Nina ha detto...

Le Nuvole è un disco bellissimo. Il problema è che la gente, oltre essere stronza è anche parecchio saccente e al contempo ignorante e ritiene deludente e brutto tutto ciò che non è uguale a se stesso e quindi specchio del loro percorso di vita.

Irene ha detto...

O tutto ciò che non gli appartiene, che non riesce a possedere. Ciò che sperimentiamo durante gli anni della formazione lo difendiamo con le unghie e con i denti, ciò che viene dopo è fuffa e ciò che è venuto prima o comunque che non ha avuto un ruolo per noi è irrilevante... ;)