Qualche settimana fa ho visto un film bellissimo: Revolutionary Road.
Sono entrata in sala con le peggiori aspettative e quattro valigie di pregiudizi. Perché? Perché ho amato immensamente il libro, che è un libro amaro e quindi non facile. Perché il regista, Sam Mendes, è quello di American Beauty, che sì, ho adorato alla sua uscita, ma ero tanto più giovane di adesso e ne capivo ancor meno di cinema, e a ripensarci ora si trattava di un film ammiccante, piatto, che si scriveva da sé. Perché sì, amo alla follia sia Kate Winslet che Leonardo di Caprio, li ritengo degli attori fenomenali, guarderei qualsiasi film in cui essi recitano, ma, mi chiedevo, avrebbero avuto (loro o i loro agenti) il coraggio di interpretare dei personaggi così poco, come dire, simpatici, con i quali nessuno si vorrebbe identificare, così vuoti e persi? E in ultimo, i produttori avrebbero scommesso sul fatto che il pubblico avrebbe premiato un film senza happy end, ma anche senza happy iniz, insomma un film in cui la vita è una merda sostanzialmente perché *tu* sei una merda?
Revolutionary Road, invece, è un film perfetto. Regista e sceneggiatori hanno capito il libro, hanno capito cosa bisognava togliere e cambiare per renderle la storia adatta al linguaggio cinematografico, hanno tolto il punto di vista di Frank (il suo monologo interiore) per lasciare che esitazioni, meschine strategie, ripensamenti si mostrassero nell'azione. Hanno scelto di non usare per il film momenti per me importantissimi (nel libro) - come la confessione di April, tutta la parte sul padre di Frank, nonché il flashback autobiografico del vicino (personaggio secondo me tra i migliori, tra i più originali usciti da una penna statunitense) - perché era giusto così, perché nel film sarebbero stati inutili. Hanno saputo scegliere le scene importanti, e le hanno valorizzate.
Oltretutto i responsabili del casting sono stati dei maghi, e il loro lavoro è esemplificato dalla scelta del tremendo Michael Shannon, già protagonista di Bug di Friedkin, per il personaggio del figlio dell'agente immobiliare, lasciandolgi la possibilità di dare il meglio di sé, con il risultato di rendere alla perfezione il superficiale rapporto che ha con la malattia mentale chi si bea di sentirsi emarginato ma non lo è affatto.
In ultimo, Winslet e Di Caprio sono stati immensi, mostrando smorfie, rughe, stanchezza, cattiveria, lacrime, fallimento.
I pregiudizi, davanti a un film bello come questo, si dissolvono ai primi minuti di proiezione.
Avevo molti pregiudizi intorno a Watchmen. Il trailer, tutto al ralenti, mi aveva fatto venire l'orticaria, e mi aveva rivelato, di sfuggita, scelte di casting davvero inspiegabili.
I tanto osannati titoli di inizio, con la pessima, pessima scelta di "Times they are a-changing" (ironica a quanto pare, ma in mano a Snyder anche l'ironia risulta greve) e quella perla di Silhouette che limona duro con l'infermiera (...), mi avevano confermato - dato che tutto il mondo li giudicava il momento migliore del film - che Watchmen sarebbe stata una cagata immane.
Diciamolo subito: non è brutto quanto pensavo. Vero è che io pensavo che sarebbe stato una roba alla Uwe Boll.
Vorrei spiegare perché questo film è molto brutto. Purtroppo dovrò far ricorso a millemila spoiler per farlo, dato che è impossibile, per me che non sono del mestiere, fare una recensione senza esempi. Ma devo farlo, perché non sopporto chi si limita a scrivere "E' bello perché è perfetto così e se non l'avete capito boh o siete snob o al massimo de gustibus". Giudizi del genere non servono a nulla, né a chi scrive né a chi legge. Ok il rispetto per le opinioni altrui, ma le opinioni non crescono né si formano senza discussione.
Questo film è noioso e confuso. Chi conosce il fumetto riuscirà, con fastidio, a ricostruire cosa accade sullo schermo. Per chi non conosce il fumetto, il 60% della storia apparirà completamente insensata. Fin dall'inizio, non si capisce nemmeno cosa sia questo Keene Act. Oddio, certo, si capisce che è una legge contro i supereroi in costume: sì, ma da dove esce? Motivata da chi, da quali posizioni politiche e da quali argomentazioni pubbliche? Boh. Chi ha un po' di letture di supereroi alle spalle, conosce benissimo la retorica "antisupereroe" che attraversa tutto l'universo dei comics, fino a sfociare nella recentissima "Civil War"; chi non ha queste letture alle spalle, no. Quindi Snyder si fa cinque minuti di seghe seppiate coi titoli di coda, citando i Minutemen originali e quant'altro (cosa, ripeto, che lo spettatore non fumettarolo non avvertirà nemmeno) però non spreca mezzo secondo a darci un quadro di cosa la gente pensa dei supereroi, cosa è accaduto, come i supereroi pensano se stessi.
L'iniziale dialogo tra Nite Owl 1 e Nite Owl 2 è, per esempio, completamente inutile: non riassume gli eventi del passato (l'hanno già fatto i titoli), introduce un personaggio che subito dimenticheremo, e non dice nulla di uno degli assi portanti dell'opera: il rapporto tra la vecchia concezione del supereroe e l'irruzione dell'ultrauomo divino, ossia il Dottor Manhattan.
In pratica, tutto gira attorno a una minaccia nucleare della madonna di cui tutti hanno una paura del diavolo, giusto? Ora, ditemi quando e dove c'è paura.
Ci sono due titoli di giornali (didascalicissimus), Nixon con un naso incomprensibile (sembra Steve Martin in "Roxanne") che dice "Passiamo a DEFCON 2" a un consigliere che (così capiamo meglio che si tratta di nucleare...); infine c'è Nite Owl 2, angosciato dalla sua impotenza, che dice "Non voglio più aver paura della guerra". Fine.
L'unico vero movente dell'azione è così sottotono, così lasciato in disparte, che veramente potrebbe sfuggire alla maggior parte degli spettatori.
In compenso, ci sono tante di quelle scene inutili che è difficile tenere il conto. Già abbiamo detto di NIte Owl 1; poi c'è l'interminabile rivolta della prigione, scontatissima nel suo ricalcare lo stereotipo da telefilm; la scena in cui Nite Owl 2 e Silk Spectre 2 scopano nel modo meno passionale, meno romantico, meno intenso, meno sensuale che ci si può immaginare... Ma la perla è la rissa (al ralenti!) tra i due piccioncini e i cattivi dei caruggi, inutile e sgradevole nella sua violenta: sangue che spruzza, ossa spezzate, viscere, morti dolorose... Uno spettacolo del tutto fuori contesto. Ma quali supereroi "buoni" al mondo (Punitore a parte) maciullano in un modo tanto lento e crudele? No, non me ne ricordo nessuno. E' stata una visione fastidiosa anche per me che amo l'horror e la settimana scorsa ho visto una donna scorticata viva da capo a piedi: ma se in "Martyrs" lo "splatter", per così dire, era più che contestualizzati, era *artistico*, qui invece tali scene sono state girate in tal modo solo per poter dire e far dire: "Ehi, guarda quanta azione c'è in 'sto film!".
La stessa "azione" che motiva una delle scene più ridicole del film, ossia l'infantile scaramuccia tra Nite Owl 2 e Rorschach contro Ozymandias (al ralenti).
Le scelte musicali sono pietose. Non parlo del tema della colonna sonora ovviamente, ma proprio delle canzoni. Sono fuori luogo e rivelano l'incomprensione e della scena e della canzone in sé. L'unica che mi è piaciuta è stata la scelta di Philip Glass come accompagnamento della storia del Dr Manhattan.
Ecco, il Dr Manhattan... Madò, questa recensione è davvero difficile da scrivere! E' così sbagliato quel personaggio che non si sa da dove iniziare. I suoi "poteri" sono affrontati in modo semplicistico, la sua psicologia ridotta ai minimi termini. Il modo in cui percepisce il tempo e la materia sono raccontati con una superficialità degna di Quark, e la sua personalità è ridotta ai minimi termini, schiacciandolo sullo stereotipo dell'alieno incapace di sentimenti.
Vogliamo passare a Ozymandias? Un uomo con la testa MINUSCOLA e una faccia da stronzo vendicativo che pretende di fare l'eroe buono? Dio, appena lo vedi sai già che farà qualcosa di orribile - ma è ovvio, guardagli la faccia! Veidt dovrebbe essere un essere umano benedetto da un intelligenza (e una volontà) superiore che l'ha portato a essere, con l'allenamento e lo studio, superiore in ogni campo. Dovrebbe essere alto, prestante, bellissimo, avere un volto sereno, lineamenti regolari, ispirare fiducia e autorità senza nemmeno muovere un dito. L'attore scelto per impersonarlo, invece, avrebbe dato il meglio di sé se scritturato nel ruolo di Vermilinguo: un infido nanetto con troppi muscoli e troppa ambizione.
Poi: la voce fuori campo di Rorschach è insopportabile. Non dà alcun senso di paranoia o di oppressione, non è la Cassandra della catastrofe, ma la ripetizione dell'ovvietà: noioso, pesante e didascalico. La città che odia e teme Rorschach manco la vediamo: dov'è questo sudiciume, dov'è questa corruzione? In una troia che lo insulta a muzzo? Ma si vada, Snyder, a recuperare "Batman Begins", si vada a riguardare Gotham, impari come si fa a ritrarre, senza sottotitoli e voci fuori campo, cos'è il terrore della metropoli, com'è fatta una città che toglie il fiato dall'angoscia e dalla paura.
Silk Spectre 2 - e ho finito - è sufficientemente insipida. Certo, non passa la sua inadeguatezza, non passa il fatto che a lei della giustizia notturna, dei combattimenti, dell'essere una supereroina in fondo non glien'è mai fregato una cippa, e l'ha fatto solo per sua madre. Ma queste sono sottigliezze davvero, in questo mare di disastri.
La "soluzione finale" ideata da Moore era veramente fantascientifica. Era veramente una roba che avrebbe sconvolto il mondo al punto da far risultare nulli i conflitti antecedenti e inaugurare un'epoca di pace e stabilità. Era veramente una roba fuori dalla grazia di dio. Certo, era infilmabile (eh, lo so, Jack. ce n'erano, qui, di cose infilmabili: eppure te ne sei fregato). Snyder l'ha sostituita con un piano che fa acqua da tutte le parti. Non si capisce affatto perché la Russia debba far pace con gli U.S.A. dopo che un'arma degli statunitensi è sfuggita loro di mano causando catastrofe. Ma siamo folli? Nella realtà, i russi - facendo finta che avrebbero creduto a questa versione e non avrebbero invece pensato a una malvagia strategia americana - dicevo, i russi si sarebbero incazzati e si sarebbero vendicati con millemila bombe: se la colpa è del supersoldato americano vanno puniti gli americani, no? No, nell'universo di Snyder il fatto che il supersoldato sia sì statunitense, ma blu, evidentemente basta a far sì che i russi non lo giudichino figlio della grande America e invece di incazzarsi come iene divengano concilianti e razionali.
A questo punto uno dice:"Eh ma che dici, il film è fedelissimo, il 90% delle scene sono sputate a vignette del fumetto!"; sì tesoro, le scenografie sono perfette. Ma questo non significa nulla, se poi dimostri di non aver capito il senso.
Il senso è il grande problema di Watchmen.
Io ho letto il fumetto tre volte. La prima: "Ehi, belin, figatissima". Poi mi è stato detto: sì ma hai guardato le tavole? Ti sei resa conto dell'importanza della griglia, dei rimandi di forme e di colori, del fatto che una pagina può essere letta passando da una vignetta all'altra con un percorso a zeta o circolare orario o antiorario? E io: ops. Così l'ho riletto. E l'ho riletto una volta ancora.
E ancora oggi, non posso che ammettere che no, non ho capito tutto quanto c'è in Watchmen. Per molti motivi, tra cui almeno uno che un po' mi scagiona: l'ho letto venti anni dopo la sua nascita. L'ho letto dopo aver letto l'intero Sandman. L'ho letto dopo che, in "Authority", Ellis crea un pseudo-Superman e uno pseudo-Batman gay innamorati l'uno dell'altro (e che, sotto Millar, adotteranno e cresceranno una bambina). Avete capito, immagino. L'ho letto quando i supereroi erano già diventati postmoderni, diciamo - o comunque quando erano già diventati a me contemporanei. Non potrò mai capire l'impatto che Watchmen ha avuto sui lettori e in generale sul fenomeno "comics". (Stephen King ha scritto che non capiremo mai "Dracula" di Bram Stoker se non ci renderemo conto che gli eventi che raccontava erano contemporanei ai suoi lettori: egli aveva portato in mostro in città, aveva portato il male nelle loro case, nella loro vita quotidiana. per noi, "Dracula" è un romanzo gotico, e tuttora facciamo l'errore di pensare ai "veri" vampiri come a esseri incipriati e raffinati, usciti dritti dall'Ottocento.)
Per riuscire a fare realmente un omaggio, per riuscire realmente a "farlo uguale", Snyder doveva tener conto di questo. Doveva riportare la portata rivoluzionaria, la complessità grafica, l'amarezza e la disperanza di Watchmen ai giorni nostri. Non l'ha fatto. Ha pensato che bastasse costruire due fondali, mettere gli attori nelle stesse posizioni e utilizzare le stesse linee di dialogo per riportare magicamente lo spirito di quell'opera; e ciò che ha ottenuto è un polpettone noioso, incomprensibile e al ralenti.
Mi fermo qui perché in realtà lo stupore e il fastidio che mi porto dietro dalla visione mi spingerebbero a scrivere ancora di più. Anzi, chiedo scusa per la logorrea.
L'unica cosa che mi consola è che il film sia andato maluccio al botteghino. Certo, la cosa non significa nulla: raramente c'è corrispondenza tra successo di vendita e qualità del film, lo sappiamo bene. Però, uh, concedetemi questa piccola soddisfazione...
Link.
Watchmen Tomatometer (la versione dei critici)
Watchmen su Metacritic (idem)
una recensione positiva: Kekkoz su Memorie di un giovane cinefilo
una recensione negativa: Elvezio su Malpertuis
il parere di Bellycat in msn, copiaincollata qui
domenica 22 marzo 2009
The Watchmen delusion
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13 commenti:
"seghe seppiate": premio miglior loal poetico.
E la storia della zeta e della circolarità mi ha fatto venire voglia di leggerlo ancora una volta.
minchia, recensito esattamente al contrario di come avrei fatto io.
@Dottor Carlo: dopo averlo visto, la voglia di rileggerlo è tantissima... Ovviamente, OT, è già uscita una nuova versione: la carta della Planeta puzza, non so perché.
@m.s.: beh non è certo l'unica volta in cui la pensiamo (e ci esprimiamo) esattamente al contrario. :)
È una notazione metaforica o letterale? :P
Perché l'edizione della Planeta, per quanto costa, redazionalmente ha merdate ingiustificabili: titolo con "Palade Atena", altri finti titoli di giornale sillabati (il che è un obbrobrio); e poi, in ambito di revisione di traduzione, ci sono frasi senza senso, in cui mancano verbi, sostantivi vengono ripetuti, e così via.
Davvero, ce ne sono parecchie, e non possono essere considerate sviste o refusi.
Ma tu a quale edizione ti riferisci?
Io sto parlando di quella del 2007; speriamo che abbiano riparato, se ne hanno pubblicata una successiva.
La Planeta ha una cura redazionale tra le più sconce che ho mai visto, ma dopo le iniziali catastrofi (traduzioni non dall'inglese all'italiano, ma dall'inglese allo spagnolo all'italiano, con continui refusi), tipo la loro edizione di Batman - The Last Knight, se non ricordo male hanno fatto un accordo con la Magic per cui almeno le robe Vertigo si limitano a stamparle, per la cura se ne occupano i nostri eroi.
Ma ero letterale: la carta della Planeta puzza. Ora un po' di meno, si vede che hanno cambiato qualcosa, ma continua a puzzare (di gomma, petrolio, olio per motori, salcazzo). Non so spiegarmelo, davvero.
La versione a cui mi riferisco, con tanto di fascetta da film, l'ho vista in libreria qualche giorno fa: pensavo che fosse per questo "nuova", ma in effetti sul sito della Planeta non se ne dà notizia, quindi darà semplicemente la ristampa dell'ultima. Purtroppo per chi scoprirà il fumetto con il film, c'è da dire.
Condivido molte critiche a Watchmen, però ho molto apprezzato la parte su Revolutionary Road, secondo me un grande film.
Ciao.
potrei dire lo stesso. post precisissimo. e a proposito del non sapere tutto su watchmen, ho scoperto due giorni fa che il mostro alieno della fine nasce da una frase di reagan. ma mi pare pretendere un po' troppo dal visionario regista di stocazzo.
p.s. la semplicissima versione dei classici di repubblica, che credo sia la versione standard della panini (magistralmente tradotta da uno dei miei prof. d'inglese, per dire), non ha refusi di cui io porti memoria. sto dicendo una cosa sbagliata/naive?
uh, un "grazie" era sottinteso (giornata faticosa, cervello spento. perdona la scortesia)
so revolutionary road concordo in parte. Giudizio positivo ma non entusiasta.
Così come per Watchmen.
Leggendo la tua recensione mi sono chiesto quanto è importante la visione che si ha del testo originale quando si giudica un film del genere. Mi chiedo se non sarebbe più giusto giudicare il film in quanto tale oltre che il film in quanto adattamento.
e times are changing a me è piaciuta;)
xLeonx
www.zedisdead.splinder.com
@punch-drunk: grazie a te! la roba della citazione di Reagan è una vera perla...
@xLeonx: sarebbe giusto giudicare un film in sé, sì, ma non nei casi in cui i suoi responsabili e i suoi fan te lo fanno a fettine da mesi sulla "somiglianza", anzi sull'identità tra fumetto e film. Se quel tamarro di Snyder non andasse in giro dicendo di aver rifatto esattamente com'era il fumetto, non staremmo qui a sprecare parole sul fatto che no, il fumetto parlava di altre cose, aveva altri intenti e vi accadevano proprio robe differenti (nel SENSO, come minimo). Lo stesso "copiare le vignette" è una puttanata soprattutto se ti metti nella prospettiva del rispetto della diversità del medium: una vignetta, in una pagina, fatta così e messa in quella posizione della griglia, è una cosa, un fotogramma è tutt'altra - proprio nella loro percezione spaziale e "temporale".
Ma se vuoi prescindere dal fumetto, il risultato non cambia: è un film lento, confuso, con personaggi incomprensibili, prevedibile (individui subito il cattivo), mal realizzato, tutto al ralenti e con una colonna sonora imbarazzante.
sfigati
fare post un po' più brevi no eh
Beh da un caprone ignorante come Snyder non mi aspettavo nulla di diverso, solo il pedissequo scopiazzatore poteva fare.
Revolutionary Road è mortalmente noioso e quando il personaggio della Winslet finalmente si suicida la sala è esplosa in un tripudio di gioia a dispetto della drammaticità del momento. Per la serie quando un personaggio ha veramento rotto il cazzo. Però carino questo blog, uno snyderiano halleluja a te
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