mercoledì 2 dicembre 2009

loto e carciofi

Così, per compensare l'increscioso numero di sigarette quotidiane, mi sono iscritta a un corso di yoga. Sì lo so che sembra una roba patetica: femmina, Milano, trent'anni, yoga.
Brrr, a vederlo scritto mi fa spavento.

Ma forse voi non sapete che a yoga ci si fa un culo come una capanna e si suda come maiali, il che rende molto meno radicalchic tutto l'insieme.
Se poi pensate che negli ultimi tre anni l'unica attività fisica che ho compiuto è stata giocare a Diablo 2, potete immaginare il mio stato di prostrazione.
La mia pratica dello yoga quindi consiste nel bestemmiare di fatica, sì, ma solo ogni cinque respiri.

In realtà la cosa del bestemmiare è resa particolarmente trasgressiva dal fatto che la pratica prevede il mantra iniziale e il mantra finale. Ovviamente io, con grande diligenza, ne canto ogni sillaba. Forse la cosa mi è agevolata dal fatto che in Messico ho vissuto quasi un mese in una comune Hare Krisna nella quale la sera, attorno al fuoco, al posto di Baglioni si cantava il Gayatri Mantra.
Nessuno se lo aspetta da un'atea materialista come me, ma la mia interpretazione del "dove mi metti, sto" include un "dove mi metti, mi converto". Il fatto è che nella mia vita ho continuamente incontrato gente che voleva convertirmi a qualcosa, e io per cortesia me ne stavo (e cantavo). Tradotto: finché c'è da scroccare cibo e droghe, chi sono io per oppormi al soffio vitale dell'intelligenza universale dello spirito santo degli alieni maya?

In armonia a questa svolta salutistica e spirituale, il trip del mese è senz'altro FarmVille. Non capisco come questi stupidi giochini di Facebook possano essere così virali, a fronte di ben migliori e più divertenti giochi online tipo OGame o gli infiniti emuli di Civilization o SimCity. Probabilmente perché questi ultimi ti richiedono un'identificazione nel ruolo di "tizio che gioca online", con tutto il corollario di stigma che vanno dall'acne alle difficoltà di erezione; invece se perdi quattro ore e mezza al giorno su Farmville non sei uno sfigato, sei un coraggioso pioniere dei social media.
Beh io no, io porto avanti con orgoglio la mia capacità a sviluppare dipendenze dalla coltivazione di articiocche. Ho comprato il trattore, espanso la fattoria, chiuso in gabbia le galline, e sfrutto intensivamente il terreno usando fertilizzanti chimici che inquinano la terra e l'acqua.
Sto giusto aspettando che insieme alle decorazioni e agli alberi il sistema mi consenta di comprare schiavi negri: il cotone ce l'ho già.

Per finire, le pagine culturali: nessun film bellissimo, mi sembra, ma ho letto "La versione di Barney" ed è proprio bello come si dice e come immaginavo dopo aver letto quell'altro, e gli Isis in concerto sono stati strepitosi.

17 commenti:

davide l. malesi ha detto...

Mia moglie, pure lei, uguale. Coltivatrice diretta a oltranza.

http://seiamontanelli.diludovico.it/2009/10/12/braccia-rubate-all%E2%80%99agricoltura/

Ma che vi ha preso? Non eravate donne emancipate? :)))))

Dario ha detto...

Si, direi che era meglio se ti legavano, altro che trattore rosso...

Irene ha detto...

Emancipate, emancipate, son parole grosse: emancipate da cosa? Per esempio, io dal cazzeggio non voglio mica emanciparmi!

Dario ma che è, carramba che sorpresa? (come hai fatto a riconoscermi? sono COSI' inequivocabilmente cazzona anche IRL?) Oh comunque scherzavo eh, per quella storia del bestemmiare, figurati, io. fiufiufiu...)

Anonimo ha detto...

Ma quante (e quali) sigarette fumi al giorno per sentire il bisogno di fare una cosa del genere? :)

Irene ha detto...

Intendi lo yoga o Farmville? :)

Anonimo ha detto...

Pensavo allo yoga, ma anche farmville mi lascia perplesso.
Azionista Philip Morris? ;)

Sciroccata ha detto...

oh, anche io l'anno scorso in uno slancio di salutismo mi sono data allo yoga. mi consola sapere che non sono l'unica a trovarlo faticoso.

Deimos ha detto...

Ciao, ti lascio un commento perchè ti ho letto in giro e per riprendermi dalle tue critiche, ho perso qualche decina di minuti a leggere il tuo blog. Che dire? Sono assolutamente d'accordo con te su molte cose. Continuerò a leggerti.

Irene ha detto...

Ciao 3deimos, intendi il commento a Recchioni? Iniziavo a pensare che nessuno l'avesse letto!
Grazie! Come vedi sono un po' troppo pigra con il blog, spero di meritarmi un'altra lettura... ;)

Deimos ha detto...

Si, ho letto attentamente il commento sul blog di Recchioni che, in maniera più lunghetta, ripropone quello che sottolineavo io. Al di là della storia esistenziale di JF da me citata (che può piacere o meno), il problema è che gli autori di oggi (recchioni lo fa spesso), si nascondono dietro alla "citazione" per non dire "copia" o "plagio" di cose già esistenti, quando le idee sono poche e la creatività assente, è facile prendere da cose già esistenti. Fra l'altro, le citazioni o le idee generali sono talmente povere che viene davvero tristezza a vederle concretizzate poi su fumetti o su altri format cartacei o meno.

Irene ha detto...

3Deimos, fa sempre piacere che qualcuno si dica d'accordo con te, per carità, ma "ripropone in maniera un po' lunghetta quello che sottolineavo io" no, proprio no.
Il mio commento ha sottolineato difetti strutturali sia del soggetto che della sceneggiatura. La mia critica è stata puntuale e precisa, la tua è stata un "che palle" sprezzante e non argomentato; così come tutti i complimenti sono stati uno speculare "che meraviglia" idolatrante e non argomentato.

Il citazionismo mi sembra l'ultimo dei difetti, dato che fin dai primi numeri DYD è stato infarcito di citazioni, semmai il problema è che un tempo erano degli omaggi incapsulati nelle storie (le quali spesso si proponevano come "versioni a fumetti" delle opere citate), ora sono a muzzo, come gira all'autore, per farsi belli o semplicemente per caso. Sinceramente non so quanto Recchioni sia rappresentativo; leggo per lo più fumetti statunitensi, non conosco la scena italiana.

Comunque questa discussione andrebbe fatta lì dove è iniziata, non qui. Ma purtroppo non sei il primo in questi giorni a scrivermi "in privato" per farmi i complimenti e/o dirsi d'accordo con quanto ho scritto, mentre nel post originario tutti muti come tombe. Non ho scritto quell'analisi per fare quella che è più figa degli altri, ma per la curiosità di vedere cosa avrebbero risposto coloro che hanno amato alla follia quell'albo; ma se nessuno ha voglia o bisogno di affrontare realmente un discorso critico, io neppure ho voglia o bisogno di continuarlo.

Deimos ha detto...

Bhe, ecco che non sono d'accordo con te per diverse cose: uno, il mio commento nel blog di Recchioni non può essere minimizzato come stai facendo tu ora, se volevo scrivere "che palle sto fumetto", l'avrei scritto con queste stesse parole. In maniera più povera, senza dover stare dietro ad un argomento complesso, ho scritto semplicemente che "la malattia" e la sua rappresentazione della storia (che aspettavo di leggerla da tempo) non è ne più ne meno uguale a quello che si legge sui giornali ogni giorno. Un conto è scrivere a pappardella milioni di caratteri e un conto è saper leggere fra le righe. Due, non sono venuto qui a parlare del fumetto di Recchioni come non mi interessa farlo, ho solo sottolineato come gli autori (plurale, anche se cito in piccola parte Recchio), non abbiano più buone idee e tendano continuamente a citarsi a vicenda, cosa che nel fumetto italiano ma non solo nel format cartaceo (basta vedere la nostra televisione copia da altri paesi), succede in continuazione.

Staccando questi elementi, quando ho detto "ti leggo e sono d'accordo con te", era perchè ho letto i tuoi post nel blog è ho notato che per alcune cose abbiamo le idee simili. Tutto qui, non volevo di certo fare polemica su una cosa iniziata in un altro blog e, comunque, anche se fosse, blog e forum sono stati creati per discutere quindi trovo giusto che le discussioni "navighino" anche su altre frontiere perchè altrimenti i pensieri tenderebbero solo a fossilizzarsi al campo base.

shamal ha detto...

Non mi ricordo più come sono capitato qui, ma il blog mi piace... E po usi Ubuntu (lo usi ancora, veroo?..).
Ripasserò (e spero anche tu). Piacere.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Francescast.84 ha detto...

io lo Yoga l'ho praticato una volta sola perchè sono stata costretta e dopo aver compreso di quanto fosse duro e faticoso, ho lasciato perdere immediatamente... anche se ammetto che sono restia a tutto ciò che voglia implicare uno spostamento faticoso!!! ah ah ah però ho giocato svariati anni a pallavolo, cose che si fanno da piccoli... e dopo il mio corpo si è sdato al rilassamento totale, anche se ammetto che fare un po' di movimento o avere uno svago non nuoce certo al fisico...

per quanto riguarda farmville, le mie amiche sono ossessionate da quel gioco, al punto che non mi arrischio neanche a entrarci, crea dipendenza e se hai da fare l'è un vero e proprio casino, poi non vedi l'ora di tornare a casa, per vedere com'è la situazione... però mi perdo comunque in altri giochetti :P

buona serata

Francesca

pollywantsacracker ha detto...

ciao, capito qui per caso e mi piace il blog, se trovassi il bottone "segui!" (detto così suona male), ti seguirei.
comunque.
quella dello yoga in effetti suona male, me devo ammettere che ho provato anch'io, quella volta che ho trovato il dvd "lezioni di yoga" nel lettore di mia cognata appena deceduta. ho detto qualche bestemmia e lasciato perdere.
facebook, l'ho mandato a ca**re anche quello, come lo yoga.
ciao, piacere!
polly

Irene ha detto...

@Shamal: uso Ubuntu solo sull'eeepc, lo ammetto. Win7 per ora mi va più che bene...

@Francescast: ormai ho mollato lo yoga da mesi, perché avevo cambiato tempi di lavoro e non riuscivo più a seguire il corso. però mi accorgo che stavo meglio quando lo praticavo, giuro! ho rimediato alla pigrizia comprando una bicicletta e diventando un'accanita ciclista da città. sono riuscita a disintossicarmi da Farmville e gli altri giochini di FB, ma in compenso sono caduta preda di World of Warcraft...

@polly: è già lo yoga via video è meglio di quello che fai con una che ti passa vicino, ti afferra per i fianchi, te li storce in maniere anatomicamente incomprensibili ed esclama soddisfatta: "ecco, così devi stare!", mentre a te scappa da ridere!