In giorni come questo qui, nei quali vengo annichilita dalla tristezza, mi chiedo se una persona come me, una persona che può smettere di funzionare all'improvviso e per un tempo indeterminabile, non abbia il dovere di astenersi.
Volevo scrivere "astenersi da" e specificare, ma l'elenco sarebbe stato lungo e noioso. Il senso tanto si capisce.
In ogni modo, penso di avere finalmente capito una, forse la principale ragione del mio successo universitario.
Mi vesto malissimo. Mi vesto così male, che ogni tanto controllo se per caso appaio tra le Malvestite, sicuramente nella categoria "arte povera".
Il mio stile grunge-fricchettone-intellettuale-scappatadicasa è inconfondibile, penso. Quindi sì, indubbiamente io ho uno stile tutto mio. Ma è terrificante.
Qualche giorno fa, dopo estenuanti cambi d'abito (due - mi stanco presto), prove, tentennamenti e ripensamenti, sono uscita di casa che sembravo qualcosa a metà tra un marinaio marsigliese e un brigatista. Con lo stesso taglio di capelli che sfoggiava Ringo nel 1964, oltretutto.
No ma il punto è che m'ero vestita bene, perché capisca che ci tengo.
Mi chiedo in che modo mi concerei se il messaggio fosse me ne frego e/o muori.
Lì ho avuto l'illuminazione.
I professori, quelli della commissione, devono aver pensato che una giovane che si veste tanto male deve per forza essere un'intellettuale, sapete, una di quelle persone profonde che non badano all'apparenza e all'effimero, una di quelle che studiano e lavorano sodo, insomma una da premiare.
Quale errore.
Mi dispiace.
E ora?
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venerdì 26 ottobre 2007
no fustagno, no party
di Irene alle 00:33
Etichette: on my own, sociologia
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9 commenti:
L'unica è tenere in piedi la finzione fino a completamento del corso.
A parte il bel post, la scelta del libro che hai inserito mi conferma che quando ho scelto di linkarti... beh avevo degli ottimi motivi :D
(P.s.: Sul meme delle radio ci sto lavorando)
Ora li hai fregati, sei a posto come minimo per i prossimi due anni! Io brinderei.
Scusa ma hai scritto proprio Fustagno nel titolo del post? Oddio! Non sentivo dire (o non leggevo) la parola fustagno da una vita, hai aperto delle finestre sul passato che speravo di aver sprangato definitivamente. Il fustagno è come una madeleine avvelenata!
Mia madre mi costringeva a indossare questo completino verde cavolo di fustagno formato da un orrido gilet dotato di alamari in acciaio a forma di foglia e una gonna lunga fino alle caviglie di quelle che se giri velocemente si sollevano fino al sedere e restano sospese.
Se davvero vuoi avere una vaga idea di come sia una malvestita, ti mando una foto :-)
Comunque io direi di continuare con l'inganno e ogni tanto stupirli con effetti speciali!
Grazie Fiodor, lo stesso vale per me ovviamente!
@Filter, Culodritto: e se mi scoprono?
Seia, ora voglio la foto. ORA. =)
Io ero sempre vestito male, ma ciò non ha impedito a quella di chimica di segarmi 3 volte. Se funziona...
Te l'ho cercata ma non la trovo più. Io purtroppo ho attraversato un periodo autodistruttivo in cui ero solita strappare le mie foto dagli album di mia madre e poi buttarle, penso che quella fosse tra le "vittime"
Che peccato eh? :-)
Seia, ciò è male. Mi deludetti. :(
Lo sai che questo post mi hai fatto scoprire il ganzissimo mondo delle Malvestite??Meriti 2000 punti
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